Maurizio è agitato e nervoso. Non riesce a concentrarsi, i suoi voti
peggiorano. A lui non importa nulla dello studio, dice che in classe si
annoia.
Martino è un diavolo scatenato, nessuno riesce a
domarlo. Fa di tutto per irritare i genitori, i compagni e gli insegnanti.
In classe non si riesce a far lezione.
Anna ha evidenti
difficoltà di socializzazione: non lega con i compagni, parla poco e
non è veramente chiaro se abbia compreso la lezione. A casa sta
distesa per ore sul suo letto a fantasticare.
Giulia prima di
un compito sta sempre male. Dice che ha mal di pancia e non si ricorda
più niente, quindi non riesce a prendere un bel voto a scuola.
"Cos'ha
il mio bambino?"
Tante madri si fanno questa domanda nel
momento in cui si accorgono di alcune fatiche che il figlio vive sia nel
contesto scolastico che di amicizia.
Quale potrebbe essere la
causa?
Il contesto sia familiare che scolastico tende a
scaricare sul bambino delle responsabilità o delle aspettative. I
bambini che sentono una certa pressione emotiva reagiscono con sintomi
(come quelli che manifestano Maurizio, Martino, Anna e Giulia) che i
genitori, in seguito, vorrebbero eliminare.
Qual è dunque
la soluzione a queste situazioni che impediscono la serenità
scoastica e relazionale del bambino?
La definizione letterale di
Training Autogeno è “addestramento che si genera da
sé”. Con il Training Autogeno anche i piccoli possono imparare
a vivere meglio il quotidiano, a superare le difficoltà: grazie a
particolari tecniche di rilassamento pensate a misura di bambino, è
possibile riuscire a trovare l’isola della pace dentro di sé.
Questo, in altre parole, significa attivare quelle forze interiori che
consentono di affrontare e di superare più facilmente le
difficoltà, i problemi e i conflitti della vita. Prevede la presenza
di un conduttore esperto nella tecnica, il quale, mescolando le tecniche di
rilassamento al gioco, introduce ai bambini, con fantasia, la pratica del
Training Autogeno.
È una tecnica che richiede la
disponibilità a imparare e a ripetere, per cui, con i più
piccoli, ci vuole pazienza. Infatti la capacità di rimanere calmi,
tranquilli, in silenzio e concentrati spesso manca ai bambini.
Nonostante
questa difficoltà iniziale, i risultati, dopo un periodo di tempo
prolungato, sono significativi: la piccola Sofia, che a scuola procedeva
con una certa fatica, dopo tre mesi di trattamento è in grado di
eseguire i compiti da sola e mantenere più a lungo la
concentrazione. Inoltre, è diventata autonoma sotto diversi altri
aspetti, non solo scolastici.
I bambini che frequentano il
corso una volta alla settimana per un anno fanno progressi importanti. Poco
alla volta si staccano dal conduttore ed imparano ad eseguire gli esercizi
da soli, applicando il Training Autogeno nelle situazioni di tutti i
giorni. Così riescono a superare le piccole grandi fatiche e a
vivere una vita familiare e scolastica più serena e tranquilla.