Mi chiamo Giulio. Sono un bambino sempre attivo, mi muovo continuamente e a fatica riesco a stare seduto. Quando qualcuno mi parla mi distraggo così tanto che perdo il filo del discorso. Poi, a volte mi capita di sentire un qualcosa di talmente forte che arriva da dentro: questo "qualcosa" lo chiamerò "energia". L'energia mi spinge a fare cose che non vorrei, come ad esempio prendere delle sedie e lanciarle addosso agli altri, oppure prendere a pugni i miei compagni di classe, sputare addosso alle maestre o urlare e dire parolacce alle persone che mi sono vicine.
A volte questa energia mi entra nelle gambe e il bisogno di correre e di scappare è forte. Allora corro e mi ritrovo lontano dal luogo dove ero prima senza sapere il perché. Ho sentito qualcuno che ha pensato di chiamare tutti questi comportamenti con la parola "iperattività", altri li definiscono "disattenzione", altri ancora parlano di "impulsività". Il mio comportamento a volte è più iperattivo, in altri momenti sono così irritato che mi sembra di essere fortemente impulsivo. A volte, invece, quando ad esempio a scuola l’insegnante parla, ho tutte le caratteristiche di un disattento. Infine, altre volte riconosco di essere tutte e tre le cose insieme: iperattivo, disattento e impulsivo. Ho tanto bisogno di essere aiutato, insegnatemi a muovermi dentro ad una cornice immaginaria, all’interno di confini ben delineati e di spazi sicuri!
Il piccolo Giulio, con il suo racconto, evidenzia il dramma che i bambini definiti “difficili” vivono a causa dei loro comportamenti irruenti e a tratti antisociali. Cosa possiamo fare per aiutare i bambini come Giulio?
Il Coping Power Program dà alcuni suggerimenti utili per vivere il quotidiano più positivamente:
È importante, inanzitutto, immergersi nel punto di vista del bambino, così da poterlo comprendere al meglio: così ci renderemo conto che quello di cui ha bisogno sono dei confini netti da non oltrepassare.
Creare un cartellone con delle regole potrebbe essere utile per delimitare questo spazio immaginario. Queste regole devono essere chiare e decise insieme al bambino, il quale deve avere presente quali saranno le conseguenze delle sue azioni.
Sarà utile fissare dei premi in caso di un comportamento adeguato, e delle punizioni in caso di omissione. E' molto importante, però, che le punizioni non siano vissute come un sanzionamento del bambino in sè, ma piuttosto come un sanzionamento del suo comportamento.
Si può stabilire un sistema a punti, così che anche il bambino si renda conto del suo andamento, e, in base al punteggio, decidere i premi.
Grazie a questi piccoli accorgimenti da applicare alla vita di tutti i giorni il bambino potrà vivere meglio il quotidiano, inserirsi in un contesto scolastico senza essere fonte di disturbo per l'intera classe e mantenere un comportamento più controllato a casa.