Autismo: come riconoscere i sintomi

Autismo: come riconoscere i sintomi

Si sente sempre più spesso parlare di "Spettro dell'Autismo" al giorno d'oggi, ma c'è molta confusione a riguardo. In questo articolo chiarirò il significato di questo termine e tutte le sue suddivisioni, così che ai primi sintomi già si possa attuare un intervento repentino al fine di migliorare la vita relazionale presente e futura del bambino. 

I bambini autistici manifestano i loro sintomi già nella prima infanzia: 

  • Anomalie nello sviluppo della comunicazione (infatti possiedono un linguaggio molto limitato).
  • Anomalie nelle abilità sociali e del gioco.
  • Assumono comportamenti stereotipati.
  • Faticano a comunicare con il mondo esterno e non instaurano alcun contatto visivo.

Da un punto di vista esterno, sembrerebbero vivere in un mondo tutto loro. 
Tuttavia, non tutte le forme di autismo sono così evidenti: il Disturbo di Asperger, infatti, non riguarda soggetti con ritardi dal punto di vista del linguaggio o con un QI basso, anzi. I bambini che presentano questa sindrome hanno generalmente:

  • Un'intelligenza nella norma, se non addirittura superiore alla media.
  • A scuola hanno dei buoni risultati, ma il loro aspetto "sociale" risulta debole.
  • Hanno una evidente difficoltà nelle interazioni.
  • Carenza di uno sguardo diretto.
  • Assumono una postura rigida e poco orientata alla relazione.
  • Presentano una difficoltà a condividere interessi, obiettivi e gioie con altre persone.
  • Hanno la tendenza ad attenersi a rigide abitudini o rituali.

Un'altra suddivisione del cosiddetto "Spettro dell'Autismo" è il "Disturbo Disintegrativo dell'Infanzia". Questa sindrome si manifesta in modo particolare:

  • Un'iniziale normale sviluppo del linguaggio e delle interazioni sociali.
  • Una progressiva regressione sia dal punto di visa sociale che del linguaggio che portano il bambino a una totale chiusura.
  • Comportamenti imprevedibili e a volte aggressivi.
  • Autostimolazione


Con questo piccolo specchietto si può riconoscere cosa in un bambino risulta nella norma e cosa, invece, richiede un intervento per il miglioramento della sua vita sociale e, in futuro, anche lavorativa.